Celebrando i 29 atleti rifugiati in gara ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha inviato ieri un messaggio personale di speranza e sostegno alla squadra olimpica dei rifugiati del CIO.
Nel suo messaggio condiviso sui social media all’inizio della cerimonia di apertura, Grandi ha riflettuto sulla notevole determinazione personale e la perseveranza degli atleti rifugiati in un anno che non ha precedenti, e ha augurato loro ogni successo.
Grandi è a Tokyo questa settimana per incontrare e portare il suo sostegno ai membri della squadra olimpica dei rifugiati del CIO.
“È stata una gioia e un privilegio per me incontrare questa settimana alcuni dei 29 atleti della squadra olimpica dei rifugiati del CIO e condividere con loro l’incoraggiamento da parte dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati.
“Questi giovani, fonte di ispirazione, hanno affrontato sfide immense, esodi forzati e battute d’arresto significative per incarnare ai giochi olimpici la speranza e le aspirazioni degli oltre 82 milioni di persone costrette a fuggire nel mondo. Farò il tifo per loro mentre gareggiano negli sport che hanno scelto e spero che possano arrivare fino al podio”, ha detto Grandi.
La squadra olimpica dei rifugiati del CIO di Tokyo 2020 comprende atleti rifugiati che competono in 12 discipline olimpiche. Insieme, inviano un potente messaggio di solidarietà e speranza al mondo e richiamano l’attenzione sulla situazione di tutti coloro che sono stati sradicati dalla guerra e dalla persecuzione.
Questa è la seconda volta che una squadra di rifugiati partecipa ai giochi olimpici, dopo la prima apparizione nel 2016.
Come parte della sua partnership di oltre 25 anni con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), l’UNHCR lavora con il CIO e la Fondazione Olimpica per i Rifugiati (ORF) per utilizzare il potere dello sport per contribuire a creare un mondo dove ogni persona costretta a fuggire possa costruire un futuro migliore.
Note per i redattori:
Messaggio completo dell’Alto Commissario alla squadra olimpica dei rifugiati:
Caro #RefugeeOlympicTeam,
Questo anno senza precedenti ci ha visto vivere alcuni eventi straordinari. La pandemia rimane una sfida. Voi, naturalmente, avete familiarità con le avversità – avete superato molti ostacoli difficili nei viaggi che vi hanno portato fino a dove vi trovate oggi.
Siete qui grazie alla vostra determinazione, perseveranza e convinzione. Siete qui per competere con il meglio del meglio.
Quindi, alla vigilia della XXXII Olimpiade, saluto e celebro tutti voi mentre vi preparate a rappresentare i rifugiati e gli sfollati interni di tutto il mondo – non una sola nazione; a rappresentare la vera essenza dello spirito olimpico.
A nome dell’UNHCR, dei nostri partner e di tutti coloro che sostengono la causa dei rifugiati, permettetemi di augurarvi successo e soddisfazione. Riconosciamo con umiltà il vostro coraggio e il vostro talento!
E siamo anche molto grati al Comitato Olimpico Internazionale e al Comitato Paralimpico Internazionale per avere – ancora una volta – reso possibile alle squadre di rifugiati di competere ai Giochi.
Rendo onore alla loro visione e determinazione nel fare in modo che questo accada.
Noi, con voi, crediamo nel potere dello sport di cambiare la vita. Per guarire, per portare speranza.
Siamo al vostro fianco. Sappiate che stiamo tutti tifando forte, da tutti gli angoli del mondo.
– @Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati @FilippoGrandi
Per ulteriori informazioni:
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Per il video The Journey, che ritrae le storie del Refugee Team, clicca qui.
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