L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, e il Consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per le soluzioni agli sfollati interni, Robert Piper, hanno chiesto oggi un rinnovato impegno a livello internazionale per trovare soluzioni per le persone costrette alla fuga in Mozambico.
Dal 2017 In Mozambico le violenze legate ai gruppi armati non statali e l’impatto dell’emergenza climatica, dal 2017 hanno causato 1,2 milioni di sfollati interni.
Il governo ha compiuto importanti progressi nel sostenere le persone sfollate in Mozambico, cercando al contempo di affrontare le cause che hanno spinto le persone a fuggire. Più di 600.000 persone sono tornate nelle loro aree di origine – molte delle quali nel 2023 – ma le sfide rimangono. A molti mancano ancora servizi di base e condizioni di vita dignitose.
In occasione di una visita congiunta nel Paese, i responsabili delle Nazioni Unite hanno ribadito il loro impegno a lavorare con il governo e altri partner per rafforzare le soluzioni per gli sfollati in Mozambico.
Nell’ambito dell’Agenda operativa del Segretario generale delle Nazioni Unite in materia di sfollati interni, il Mozambico fa parte di un piano pilota, un tentativo di rivedere il modo in cui il sistema Nazioni Unite risponde alle persone che vivono da tempo sfollate, con un approccio guidato dal governo e orientato allo sviluppo per trovare soluzioni a lungo termine.
“Il Mozambico sta coraggiosamente aprendo la strada a soluzioni a lungo termine per migliaia di famiglie sfollate, nonostante il contesto complesso che costringe le persone a fuggire a causa di violenze e disastri naturali, spesso in comunità già estremamente vulnerabili”, ha dichiarato Piper. “Esorto tutti i partner internazionali a sostenere questi sforzi, in modo che i risultati raggiunti finora non siano invano”.
Piper e Grandi hanno incontrato il Presidente Filipe Jacinto Nyusi e alti funzionari governativi a Maputo prima di visitare le comunità sfollate a Cabo Delgado, dove si sono verificati di recente nuovi attacchi da parte di gruppi armati non statali che hanno costretto alla fuga circa 80.000 persone.
Grandi e Piper hanno incontrato gli sfollati e le autorità locali nei distretti di Pemba e Mueda, esaminando i rifugi di transito, gli interventi in materia di protezione e i centri comunitari e incontrando imprenditrici con una formazione in gestione aziendale. Hanno inoltre visitato un programma di sviluppo e incontrato persone che hanno fatto ritorno nel Paese d’origine a Mocimboa da Praia.
“Dobbiamo andare oltre, guardare al di là degli aiuti umanitari e rafforzare gli investimenti per lo sviluppo nel Paese, per creare le condizioni per una pace duratura e un futuro sostenibile per gli sfollati e per coloro che li ospitano”, ha dichiarato Grandi. “La sicurezza è fondamentale. Sicurezza significa sicurezza per i cittadini, sentirsi sicuri dei propri diritti e avere accesso ai servizi sociali. Le Nazioni Unite devono continuare a sostenere gli sforzi del governo per rispondere ai bisogni a breve e lungo termine della popolazione e del Mozambico.
Nel 2024 sono necessari maggiori finanziamenti per proteggere e portare avanti le soluzioni per i rifugiati e le famiglie costrette alla fuga. L’appello umanitario del Paese per il 2024, pari a 413,4 milioni di dollari, è finanziato per meno del 6%.
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