Gli Assistenti Alti Commissari dell’UNHCR per la protezione e per le operazioni, Gillian Triggs e Raouf Mazou, hanno concluso ieri una visita di quattro giorni in Grecia.
Gli Assistenti Alti Commissari dell’UNHCR per la protezione e per le operazioni, rispettivamente Gillian Triggs e Raouf Mazou, hanno concluso ieri una visita di quattro giorni in Grecia.
La visita ha riguardato principalmente questioni inerenti ad accesso a territorio e procedure di asilo, condizioni di vita di rifugiati e richiedenti asilo sulla terraferma e sulle isole, gestione della risposta al COVID-19, protezione dei minori, alternative alla detenzione, integrazione dei rifugiati e trasferimento della gestione dei programmi di alloggio e di assistenza in denaro dall’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, allo Stato greco.
“La Grecia e il suo popolo hanno mostrato solidarietà e compassione straordinarie nei confronti di migliaia di rifugiati e richiedenti asilo, malgrado tutte le sfide a cui il Paese ha dovuto far fronte, comprese una grave crisi economica e, ora, la pandemia da COVID-19”, ha dichiarato l’Assistente Alto Commissario dell’UNHCR per le operazioni, Raouf Mazou.
“Ma ci sono criticità e questioni a cui è necessario rispondere, compresa l’urgente necessità di migliorare drasticamente le condizioni abitative e di ridurre il sovraffollamento all’interno delle strutture di accoglienza delle isole Egee, nonché di assicurare la piena inclusione di rifugiati e richiedenti asilo nelle attività di risposta al COVID-19”.
Sono oltre un milione i rifugiati e i migranti arrivati in Europa attraverso la Grecia dal 2015. Sebbene, da allora, nell’arco degli ultimi cinque anni il numero di arrivi sia calato in modo significativo, continuano ad arrivare persone che necessitano di protezione.
“Abbiamo tenuto scambi estremamente costruttivi e aperti con le autorità, anche in merito alla necessità di tutelare il diritto di cercare asilo e di indagare sulle testimonianze pervenuteci di respingimenti in mare e alle frontiere terrestri”, ha dichiarato l’Assistente Alto Commissario dell’UNHCR per la protezione, Gillian Triggs.
“Rinnoviamo i nostri appelli alle autorità affinché assicurino accesso al territorio e contrastino ogni pratica di refoulement a beneficio di quanti necessitano di protezione e investano in soluzioni a lungo termine che aiutino i rifugiati a integrarsi nel Paese”.
Oltre agli incontri tenuti coi funzionari di governo che guidano la risposta alla crisi di rifugiati, con le Ong e coi partner umanitari, gli Assistenti Alti Commissari hanno incontrato anche rifugiati e richiedenti asilo ad Atene e a Lesbo.
Hanno tenuto consultazioni con rifugiati, comprese donne sopravvissute a violenza sessuale e di genere, e con minori non accompagnati, bisognosi di luoghi sicuri in cui vivere o di ricongiungersi ai propri familiari all’estero. Nel corso della visita, hanno incontrato anche le famiglie che partiranno per la Germania nell’ambito del progetto di ricollocamento supportato e finanziato dalla Commissione Europea.
Inoltre, hanno ascoltato i motivi di preoccupazione espressi dalle famiglie a cui è stato concesso asilo in Grecia, ma che hanno abbandonato prematuramente i programmi di assistenza di base e di supporto per l’alloggio e che ora si ritrovano senza dimora ad Atene. Le famiglie hanno palesato agli Assistenti Alti Commissari i propri timori in relazione ai mezzi di sussistenza giornaliera e alle prospettive future, in assenza di supporto che permetta loro di divenire autosufficienti.
“Abbiamo proposto alle autorità greche misure concrete volte a sostenere il conseguimento dell’autonomia dei rifugiati e programmi di integrazione, e siamo pronti a garantire supporto. L’accesso effettivo alla protezione sociale e gli schemi di integrazione sono fondamentali e vanno a beneficio di rifugiati, comunità locali e società in generale”, ha dichiarato Gillian Triggs.
Viste le sfide affrontate dalla Grecia, l’UNHCR si è appellata in più occasioni all’UE e agli Stati membri affinché intensifichino il loro sostegno e mostrino solidarietà, in particolare mediante il ricollocamento di richiedenti asilo vulnerabili.
L’UNHCR è presente in Grecia dal 1952. Qui, lavora per supportare le autorità nazionali nella risposta alle esigenze di asilo e di accoglienza, nonché per sostenere l’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo nei servizi sociali nazionali, e per promuoverne l’autonomia e l’integrazione socio-economica.
Attualmente, l’Alto Commissariato lavora con le autorità per trasferire al Governo greco l’implementazione dei programmi di assegnazione degli alloggi su larga scala e di assistenza in denaro.
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