La decisione odierna della Corte di Giustizia Europea sullo schema di ricollocamento* manda un segnale forte rispetto all’importanza della solidarietà e della condivisione delle responsabilità tra gli Stati Membri dell’Unione Europea.
L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha sempre sostenuto una tempestiva implementazione dello schema di ricollocamento dell’Unione Europea. L’UNHCR è incoraggiato dall’enfasi posta dalla Corte sulla necessità di sostenere gli Stati Membri che si trovano sotto pressione nell’accoglienza di richiedenti asilo.
Entriamo adesso nella fase finale del programma di relocation, UNHCR sottolinea la necessità per gli Stati Membri di accelerare il processo, per tutti i richiedenti asilo eleggibili che si trovano in Italia e in Grecia, e di adempiere completamente agli impegni sottoscritti come gesto concreto di solidarietà nei confronti dei paesi di primo approdo dell’UE.
Ora che il programma di ricollocamento si avvia alla sua fase conclusiva, è ancor più necessario un rafforzamento del sistema d’asilo europeo. Tutto ciò è fondamentale per assicurare ai richiedenti asilo l’accesso al territorio e un’appropriata distribuzione delle responsabilità tra gli Stati Membri, anche in circostanze eccezionali. L’UNHCR ritiene importante che ci sia maggiore solidarietà, a livello globale.
* Il Sistema UE di relocation è stato avviato dopo due decisioni del Consiglio dell’Unione Europea a Settembre 2015 che hanno stabilito il trasferimento di 160.000 richiedenti asilo dalla Grecia e dall’Italia verso altri Stati Membri dell’Unione.
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