45 milioni di euro disponibili grazie all’Accordo Assolavoro-sindacati
Per i titolari di protezione internazionale, temporanea e speciale, diventa operativo l’Accordo Assolavoro-sindacati per il supporto economico, corsi di lingua e di formazione professionale, rimborso per l’assistenza psicologica e per l’acquisto dei beni prima necessità per i neonati, contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione. La guida in quattro lingue per l’accesso alle misure disponibile sul sito www.assolavoro.eu
6 giugno 2022. Ideato per rispondere ai bisogni delle persone in fuga dall’Ucraina è ora attivo e disponibile per tutti i Rifugiati che arrivano in Italia, indipendentemente dal paese di origine e provenienza, un servizio on line in quattro lingue che guida all’accesso alle misure economiche, formative e di welfare a loro destinate, come definite dall’Accordo tra Assolavoro e sindacati di categoria, con fondi per 45 milioni di euro.
Grazie alla collaborazione tra Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro che rappresenta oltre l’85% del settore, e UNHCR – Agenzia ONU per i rifugiati, diventa operativo il progetto “ACCOGLIENZA&LAVORO”.
Dal portale www.assolavoro.eu è possibile, infatti, accedere ad una sezione dedicata che rappresenta una guida intuitiva con le misure, i destinatari, le modalità per accedere alle prestazioni e i contatti diretti delle singole Agenzie per il Lavoro per i servizi finalizzati all’accoglienza, alla formazione e all’occupazione in favore di titolari di protezione internazionale, protezione temporanea e protezione speciale.
La guida on line all’accesso alle misure per i Rifugiati è disponibile in italiano, inglese, francese e ucraino.
Le misure previste dall’Accordo tra Assolavoro e Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp, vanno da forme di sostegno economico (il rimborso per l’assistenza psicologica, il rimborso per l’acquisto dei beni prima necessità per i neonati, un contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione) a servizi di bilancio delle competenze, formazione (italiano e professionale), inserimento al lavoro.
Una misura è destinata anche a chi accoglie: i lavoratori in somministrazione che ospitano (anche mediante adozione o affidamento), per almeno 3 mesi, un beneficiario di protezione internazionale, protezione temporanea o protezione speciale, hanno diritto a richiedere una indennità una tantum di mille euro, elevata a millecinquecento nel caso di ospitalità per donne in gravidanza o minori.
“La collaborazione con l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ci consentirà di più e meglio di far arrivare le informazioni sui servizi resi disponibili dal settore delle Agenzie per il Lavoro per i rifugiati – evidenzia Alessandro Ramazza, Presidente di Assolavoro – Assieme ai sindacati di categoria abbiamo messo a punto un piano che risponde ai bisogni di chi arriva secondo un modello multidimensionale. Solo sostegno economico o solo formazione finalizzata all’occupazione avrebbero determinato un approccio parziale, monco. È – da quanto ci risulta anche dalle interlocuzioni in seno alla Confederazione Europea delle Agenzie per il Lavoro (WEC) – il progetto di più ampio respiro messo in atto da imprese private sul piano internazionale. Confidiamo che sia da modello per altre iniziative analoghe, in Italia e all’estero” conclude Ramazza.
“Sono le persone rifugiate che ce lo dicono: la difficoltà di accedere al mercato del lavoro è uno degli ostacoli principali all’integrazione – dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – L’UNHCR promuoverà tutte le misure del progetto Accoglienza&Lavoro. Attraverso il nostro programma Welcome. Working for refugee integration, insieme a istituzioni, imprese e società civile, sosteniamo i percorsi di integrazione lavorativa dei rifugiati e l’Accordo fra Assolavoro e i sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp è un esempio di come l’azione del settore privato e la collaborazione fra attori diversi hanno un ruolo chiave”.
Per informazioni:
ASSOLAVORO: Franco Balestrieri, [email protected], tel.+39 3357488109
UNHCR: Federico Fossi, [email protected], tel.+393 490843461
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