Tutore volontario, una figura da costruire insieme
I cittadini che assumono questo ruolo sono chiamati a esercitare la rappresentanza legale dei minori arrivati in Italia da soli. Ogni tutore volontario deve assicurarsi che gli interessi del minore vengano tutelati, che i suoi bisogni siano ascoltati e la sua salute garantita, e che possa coltivare le sue potenzialità.
Tra il 2017 e la fine del 2019 sono stati oltre 3000 i tutori formati, 450 solo in Sicilia, la regione che fino al 2019 ospitava circa il 40% dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia.
Si tratta di una figura nuova, all’interno di un complesso percorso di presa in carico del minore straniero non accompagnato. Per questo motivo l’UNHCR sta collaborando con diversi enti e associazioni, tra cui l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, alfine di sviluppare e sostenere il nuovo sistema di tutela volontaria, dare supporto ai tutori e contribuire a rafforzare le reti territoriali che lavorano per la protezione dei minori non accompagnati
Sperimentazioni e progetti per accogliere al meglio
Insieme al CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, abbiamo realizzato il progetto “Tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati: partecipando al rafforzamento della tutela volontaria in Sicilia”, volto a sostenere e accompagnare i tutori volontari, garantendo anche la loro formazione continua. Le linee d’azione sono state diverse:
- Organizzazione di corsi di formazione per tutori ed elaborazione di un modello di formazione;
- Incontri di approfondimento con i tutori volontari sui temi più rilevanti per l’accoglienza e la protezione del minore;
- Incontri tra tutori e operatori dell’accoglienza al fine di predisporre linee guida di orientamento per la collaborazione nella presa in carico dei minori in accoglienza;
- Sviluppo e rafforzamento di una rete di attori istituzionali e non coinvolti nella protezione dei minori non accompagnati. La rete dei tutori volontari in Sicilia ha anche una pagina Facebook in cui vengono condivise notizie, informazioni utili, eventi e così via.
- Supporto peer-to-peer tra tutori volontari, con percorsi di confronto e scambio di esperienze;
- Collaborazione con la Clinica legale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania volta alla elaborazione di strumenti di supporto all’azione dei tutori.
In particolare, le modalità attraverso cui è possibile intraprendere il percorso per diventare tutore prevedono la partecipazione al bando di formazione e selezione per tutori volontari della Autorità Garante della propria regione o provincia autonoma. Dopo aver seguito il corso di formazione e aver confermato la propria disponibilità, gli aspiranti tutori volontari vengono inseriti nell’elenco istituito presso il Tribunale per i minorenni di competenza territoriale. Dal 2018, l’UNHCR, a supporto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della regione Sicilia, ha sostenuto diverse organizzazioni e associazioni di esperti per l’organizzazione di corsi di formazione per tutori. Circa 500 sono state le persone formate e aggiornate. Con Il CIR, si è quindi elaborato un Syllabus dettagliato del programma di formazione per aspiranti tutori.
Inoltre, dal 2019 insieme al CIR e all’UNICEF abbiamo sperimentato in Sicilia dei gruppi di supporto tra pari (peer-to-peer), coinvolgendo 18 tutori tra Palermo e Catania. Obiettivo, facilitare lo scambio di esperienze e di informazioni sulle procedure legali e sui passaggi pratici del percorso di inclusione dei minori stranieri non accompagnati. Al centro del dibattito, le sfide nella relazione con il minore, i rapporti con i centri d’accoglienza e con gli attori responsabili della presa in carico dei bisogni delle ragazze e dei ragazzi. Il bilancio dell’iniziativa è diventato un documento pensato come strumento di informazione e spunto operativo sui territori.
Nell’ambito della collaborazione con la Clinica legale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Universita’ di Catania, i clinici si sono impegnati nella risoluzione di casi studio dai quali sono state tratte delle FAQ che saranno distribuite ai tutori come ulteriore strumento di supporto per rispondere ai dubbi più comuni sulla tutela volontaria. Inoltre, sono state elaborate delle Schede Paese (Costa D’Avorio e Nigeria) per avvicinarli ai contesti di provenienza dei ragazzi e delle ragazze di cui si prendono cura.
Nel corso dei 4 anni di Progetto sono stati organizzati 7 eventi di sensibilizzazione che hanno raggiunto oltre 3000 cittadini e cittadine siciliane. Sono stati realizzati 19 interventi formativi attraverso i quali sono stati formati 236 nuovi tutori, mentre 198 tutori già attivi hanno ricevuto una formazione di aggiornamento. In aggiunta, oltre 100 tutori hanno ricevuto assistenza diretta da parte dello staff del progetto e si ha accompagnato diversi di loro sino alla consolidazione di 3 gruppi di supporto peer to peer tra tutori; esperienza che ha arricchito significativamente le loro risorse e competenze.
Inoltre, sono stati organizzati 31 incontri della rete regionale di tutela ai quali hanno partecipato 11 organizzazioni del territorio. Si sono tenuti oltre 20 incontri con i garanti municipali per l’infanzia e l’adolescenza delle principali città siciliane, mentre il lavoro di collaborazione con la figura del Garante Regionale è stato costante e continuato negli anni.
Per la realizzazione delle attività il personale ha condotto 12 focus group ed altre attività che hanno raggiunto tutori, operatori delle strutture ed oltre 200 ragazze e ragazzi stranieri ed Italiani, facilitando momenti di scambio e arricchimento tra di loro.
Infine, sono stati realizzati oltre 10 strumenti operativi a supporto della funzione della tutela volontaria.
Un ruolo nuovo, un aiuto fondamentale per i ragazzi
Il supporto fornito dai tutori volontari è fondamentale per garantire il benessere dei minori stranieri non accompagnati.
Per questo dal 2017 UNHCR opera per sostenere l’iniziativa attraverso la società civile e insieme all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dando priorità alla partecipazione diretta e all’ascolto dei minori, che hanno contribuito in prima persona alla formazione dei tutori volontari e fornito preziosi contributi per l’analisi e il miglioramento del sistema.