In molte società, le persone LGBTIQ+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Intersessuali, Queer +) sono esposte a specifici rischi di violazione dei propri diritti. Spesso subiscono gravi violazioni dei diritti umani, violenza di genere, tortura o aggressioni – anche letali – da parte di attori statali o membri della comunità e della famiglia, oltre ad essere discriminate o escluse dall’accesso a servizi essenziali, quali la salute, l’alloggio, l’istruzione, il lavoro.
Soprattutto in Paesi che criminalizzano le relazioni tra persone dello stesso sesso, le persone LGBTIQ+ possono subire arresti arbitrari, detenzione o estorsione perchè esprimono un carattere fondante della loro identità, e in quanto tale irrinunciabile, e vengono escluse dal proprio nucleo famigliare, dalla comunità e da altre reti di supporto. Oltre a doversi misurare con le violazioni dei diritti legate al loro orientamento sessuale, identità, espressione di genere e/o caratteristiche sessuali, le persone LGBTIQ+ possono dover affrontare molteplici discriminazioni e violenze trasversali perpetrate a causa di ulteriori fattori, come origine etnica, sesso, genere, disabilità, età, status migratorio, stato di famiglia, nazionalità, religione, stato di salute, condizioni economiche e altri motivi. L’abuso, la violenza e la discriminazione sono esacerbati laddove tali fattori interagiscono e si combinano.
Gli interventi UNHCR
Per proteggere rifugiati e richiedenti asilo LGBTIQ+, l’UNHCR lavora ogni giorno, in tutto il mondo, con iniziative concrete e interventi di sensibilizzazione.
Includiamo le persone rifugiate LGBTIQ+ nei programmi di protezione e accoglienza e svolgiamo attività di consultazione e partecipazione diretta, così da offrire le misure di supporto e accoglienza più adeguate alle loro necessità.
Diamo supporto alle autorità affinché il sistema di accoglienza e asilo sia sempre più sensibile alle esigenze delle persone rifugiate LGBTIQ+. Per far questo, promuoviamo misure operative e anche attività di formazione e sensibilizzazione, anche in collaborazione con associazioni impegnate sul tema.
In Italia, aiutiamo la comunità LGBTIQ+ a far sentire la propria voce e a far conoscere la propria prospettiva sia attraverso apposite iniziative di consultazione che attraverso la sensibilizzazione e formazione delle autorità e dei servizi.
Purtroppo, non sempre fuggire dal proprio paese corrisponde a vivere una vita senza discriminazioni e violenze. Spesso i richiedenti o titolari di protezione internazionale LGBTIQ+ vengono marginalizzati dalle comunità di appartenza, sulle quali molte persone rifugiate fanno abitualmente affidamento, e spesso da ciò consegue il rischio di essere maggiormente esposte ad abusi e sfruttamento. Molte persone inoltre si sentono costrette a nascondere il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere per evitare abusi, rendendo così ancora più difficile la possibilità di accedere alle procedure di asilo e ai servizi di supporto. La specificità dei bisogni dei rifugiati LGBTIQ+, anche di sicurezza personale, richiede l’adozione di misure di accoglienza o assistenza adeguate; assistenza nell’accesso alle procedure di asilo; protezione dalla violenza fisica o sessuale, in particolare in condizioni di trattenimento; tutela e assistenza legale qualificate; supporto psicosociale e assistenza medica.