Il progetto si propone di aiutare chi è stato costretto a fuggire ad esprimere il proprio talento e trovare spazio nel mondo del lavoro attraverso il linguaggio universale del cibo, che diventa un ponte tra culture diverse.
Un modello di formazione innovativo e altamente qualificato nel campo professionale della gastronomia, il progetto combina diversi approcci educativi (formali e informali, in contesti di apprendimento indoor e outdoor) con strategie didattiche basate sull’apprendimento esperienziale, su dinamiche attive e sull’on-job learning. Accanto a competenze settoriali specifiche, il corso mira anche allo sviluppo di competenze relazionali, sociali e comunicative in una prospettiva interculturale.
Al termine della formazione, i rifugiati coinvolti nel progetto partecipano a un tirocinio di inserimento lavorativo all’interno di aziende attive nel settore food e ristoranti selezionati tra la rete dei partner dell’UNISG.
Il progetto intende inoltre rafforzare la comunità di soggetti profit e non profit che in Italia promuovono il cibo e la cucina come fattori di integrazione sociale e lavorativa, attraverso un’azione di networking e comunicazione.
Per maggiori informazioni visita il sito Food For Inclusion