Modesto numero di sfollati da Mosul verso il nord dell’Iraq e Siria, l’UNHCR prosegue i preparativi

Con l’offensiva militare ancora in corso a Mosul in Iraq, ad oggi l’UNHCR ha rilevato modesti flussi di sfollati. Il nostro impegno continua così ad essere concentrato in intensi e continui sforzi per garantire maggiore protezione e supporto nell’accoglienza.
I dati delle Nazioni Unite dimostrano come il numero di sfollati registrati rimanga basso: sono infatti 3.900 le persone (650 famiglie) che hanno lasciato i quartieri di Mosul e Al Hamdaniya e sono state condotte in un vicino centro di accoglienza nel villaggio di Al-Hood dove possono ricevere aiuti. Inoltre, nella giornata di ieri 240 persone (40 famiglie) hanno lasciato il distretto di Makhmur, a est di Mosul, e sono state trasferite in un centro di accoglienza (Debaga).
L’UNHCR ha allestito altri cinque campi in grado di accogliere 45.000 persone, e ne sono previsti altri 11 in grado di ospitare 120.000 persone. L’UNHCR sta facendo appello ai donatori per ottenere fondi supplementari consistenti e disponibili nell’immediato, con cui potrebbe assistere 600.000 persone sia all’interno che all’esterno dei campi. Sta inoltre organizzando un ponte aereo, previsto per la prossima settimana, che distribuirà 7.000 tende famigliari in Iraq dai magazzini di Dubai e Amman.
In Siria, l’UNHCR e le organizzazioni partner stanno ultimando i preparativi per fornire assistenza d’emergenza alle famiglie in fuga da Mosul. Si stanno inoltre rafforzando le capacità di accoglienza nel campo di Al Hol, a est di Al Hasakeh, e sistemazioni sono state predisposte per 15.000 individui. Lo scopo ultimo è raggiungere una disponibilità totale di 50.000 posti.
Presso il campo di Al Hol, l’UNHCR è impegnato a fornire sostegno a 5.512 iracheni, (4.600 dei quali sono iniziati ad arrivare da aprile) e a 912 persone arrivate in questi giorni. Gli sforzi sono inoltre tesi a garantire che le persone che arrivano a Al Hol ricevano accoglienza, riparo e assistenza salva-vita. Più a nord, a Qamishly, ci sono rifornimenti alimentari e provviste per 50.000 persone.
L’UNHCR sta collaborando con i partner delle Nazioni Unite e le ONG per assicurare al campo di Al Hol che tutti i servizi siano garntiti e ci sia sufficiente disponibilità di acqua, servizi igienico-sanitari, cure mediche e misure di protezione adeguate. Sta inoltre rafforzando la propria presenza nel governatorato di Al Hassakeh tramite l’apertura di un nuovo ufficio nella città di  Hassakeh per garantire una risposta efficace.
Finanziamenti
Finora è stato erogato il 48 per cento dei 196.200.000 milioni di dollari che rientrano nel budget che l’UNHCR ha destinato a Mosul, ma c’è urgente bisogno di ulteriori finanziamenti per far fronte a eventuali flussi di sfollati su larga scala. Oltre a un riparo, l’UNHCR intende rispondere ai bisogni essenziali delle persone più vulnerabili, fornendo beni di prima necessità, come coperte, materassi, teli di plastica, set da cucina, kit per l’igiene e taniche, e sostenendo le persone durante i mesi invernali.