L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), esprime profonda preoccupazione per lo sgombero senza preavviso ieri di circa 800 rifugiati dal palazzo di Via Indipendenza a Roma.
Il palazzo, occupato nel 2013, era abitato prevalentemente da rifugiati eritrei e etiopi presenti a Roma stabilmente da molti anni.
Desta inoltre particolare preoccupazione l’assenza di soluzioni alternative per la maggioranza delle persone sgomberate. Infatti nonostante ad alcune persone vulnerabili sia stato concesso di rimanere nel palazzo, circa 200 persone, tra cui circa 50 donne, sono state costrette a dormire in strada vicino a Via Indipendenza.
Questa operazione si aggiunge ad un quadro già problematico, sono centinaia infatti le persone in fuga da guerre e persecuzioni in transito nella città di Roma, attualmente costrette a dormire per strada in assenza di strutture di accoglienza adeguate.
La situazione di grave disagio e marginalità in cui vivono migliaia di rifugiati, incluse molte famiglie con bambini, in insediamenti informali ed occupazioni si protrae ormai da molti anni rendendo urgente la messa in atto di concrete strategie di intervento sociale per tali contesti.
UNHCR auspica che le autorità a livello locale e nazionale possano trovare una soluzione immediata per le persone attualmente all’addiaccio e che possano garantire ai beneficiari di protezione internazionale presenti a Roma adeguati servizi per l’integrazione.
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