Mi chiamo Marco Rotunno, sono un operatore umanitario di UNHCR e da gennaio mi trovo in Yemen dove coordino la gestione dei campi informali, ovvero insediamenti di fortuna privi di qualsiasi servizio dove gli sfollati trovano un riparo temporaneo.
Oltre un milione di persone vive in questi campi, che spesso si trovano in prossimità della linea del fronte che divide a metà il Paese.
Oggi ti voglio portare con me nella zona a nord dello Yemen, a Sa’ada e Al Jawf, dove ci sono oltre 110 insediamenti informali.
In quest’area la carenza di acqua e cibo – un bambino su 4 è gravemente malnutrito – le strutture sanitarie chiuse e la presenza di mine antiuomo hanno un impatto devastante sulla vita di migliaia di persone.
Raggiungere queste zone del Paese è molto difficile e questo rende i nostri interventi umanitari fondamentali.
Grazie al tuo sostegno forniamo alloggi di emergenza, tende, distribuiamo kit per cucinare, coperte, materassini e forniamo assistenza economica diretta, un’attività che sostiene le famiglie e di conseguenza riduce il lavoro minorile e i matrimoni precoci.
Saperti vicino, vedere l’impatto che gli aiuti di UNHCR hanno nella vita delle persone è quello che mi dà la speranza più grande e la forza di restare.
Grazie per esserci anche tu.
Marco Rotunno
Senior Cluster Coordination Officer
UNHCR Yemen
Il Paese è allo stremo e le sofferenze patite dalla popolazione hanno raggiunto livelli mai visti prima. I dati si commentano da soli: 20,7 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere. Oltre 4 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare la propria casa e sono oggi sfollate all’interno dei confini nazionali.
L’escalation del conflitto ha determinato un aumento vertiginoso dei prezzi del cibo e di altre materie prime. Di conseguenza, il problema principale, in questo momento, è la mancanza di cibo: circa 16 milioni di persone soffrono la fame. In alcune zone del Paese circa un 1 bambino su 4 soffre di malnutrizione acuta.
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