Emergenza in Ucraina

Emergenza in Ucraina: la guerra continua, crescono i bisogni umanitari

A oltre due anni dall’inizio della guerra su larga scala in Ucraina, milioni di persone sono state costrette a fuggire per cercare sicurezza e protezione nei Paesi vicini, mentre una parte consistente della popolazione resta sfollata all’interno dei confini nazionali. Le condizioni di vita delle persone sfollate e rifugiate si fanno sempre più difficili e critiche. L’accesso ai beni primari come cibo e acqua potabile è limitato, l’aumento dei prezzi dell’energia rende le famiglie sempre più vulnerabili.

Con l’arrivo dell’inverno, milioni di persone in tutto il Paese si trovano ad affrontare rischi ancora maggiori. Tantissime famiglie sono costrette a sopravvivere in edifici precari e particolarmente esposti alla stagione fredda.

In risposta a questa gravissima crisi umanitaria, l’UNHCR sta collaborando con le autorità nazionali, le altre agenzie delle Nazioni Unite e gli altri partner per assistere chi è stato costretto a fuggire dalle violenze. La popolazione civile è stremata dal perdurare della guerra, serve l’aiuto di tutti: anche un piccolo gesto può fare la differenza.

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In questa pagina troverete gli ultimi aggiornamenti sulla drammatica situazione in Ucraina e su come sostenere la popolazione in fuga dal conflitto. 

Ultimi aggiornamenti e dati principali

Più di 6,7 milioni di rifugiati provenienti dall’Ucraina registrati globalmente

Più di 3,7 milioni di sfollati interni

Circa 14.6 milioni di persone in Ucraina hanno bisogno di assistenza umanitaria.

 

Ultimo aggiornamento: Ottobre 2024

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La stagione fredda rischia di peggiorare una situazione già critica.

Gli inverni in Ucraina sono molto rigidi, con temperature che possono scendere fino a 20 gradi sotto lo zero. L’arrivo del gelo invernale mette a rischio la sopravvivenza di migliaia di persone, soprattutto dei più vulnerabili come bambini, anziani e persone con disabilità. Una delle principali difficoltà delle famiglie è da un lato la continua interruzione della corrente a causa dei ripetuti attacchi alle infrastrutture energetiche e dall’altro l’aumento dei prezzi dell’energia. Questo aggrava ulteriormente le condizioni di vita per migliaia di persone vulnerabili, soprattutto nell’est e nel sud del Paese, dove i bombardamenti e gli attacchi mirati contro le infrastrutture sono all’ordine del giorno.  Nei Paesi vicini, come Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Moldavia, centinaia di migliaia di persone rifugiate dipendono dall’assistenza umanitaria e dai servizi di protezione per far fronte ai mesi più freddi.

“È devastante vedere che la guerra, con tutte le sue insensate distruzioni, continua senza sosta. Ogni volta che mi trovo in Ucraina, sono colpito dalla resilienza e dalla determinazione della gente. Ma il nostro sostegno è fondamentale per aiutare a sostenere la loro forza, anche per garantire che siano al sicuro e al caldo nell’estenuante inverno che ci attende, e per mantenere vive le loro speranze di un futuro migliore” .

Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Cosa sta succedendo in Ucraina e nei Paesi vicini  

I bombardamenti e gli attacchi missilistici sono incessanti e non risparmiano obiettivi civili. Si stima che almeno 2 milioni di persone abbiano subito danni o distruzioni alle loro case. Sono di conseguenza tantissime le persone costrette a sopravvivere in edifici precari e particolarmente esposti alla stagione fredda. Inoltre, secondo le ultime stime, l’Ucraina ha perso più del 60% della sua capacità di produzione di energia. Secondo alcuni esperti, se gli attacchi dovessero continuare, con la tendenza attualmente osservata, gli ucraini potrebbero trovarsi ad affrontare fino a 20 ore senza elettricità al giorno.

Nei Paesi vicini, il prolungarsi dell’esilio forzato e rende sempre più necessario sostenere l’inclusione dei rifugiati e garantire loro diritti essenziali come l’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e al lavoro. Sono di fondamentale importanza anche i corsi di lingua, job-matching e il sostegno per l’iscrizione dei bambini nei sistemi educativi nazionali. Anche l’identificazione dei rifugiati più vulnerabili, come gli anziani e coloro che soffrono di condizioni di salute croniche e mentali, rimane una priorità. A questo proposito, è fondamentale continuare a sostenere la loro inclusione nei sistemi nazionali di protezione sociale.

Cosa fa l’UNHCR e come puoi aiutare i rifugiati Ucraini

L’UNHCR è in Ucraina insieme ai partner per fornire protezione e assistenza umanitaria alle persone in fuga dalle violenze. Siamo impegnati sul campo per far fronte alle esigenze umanitarie più importanti, a partire dall’assistenza specifica per i rigidi mesi invernali. 

Nel 2023, l’UNHCR e i suoi partner hanno fornito assistenza a circa 2.6 milioni di persone in Ucraina e puntiamo a raggiungere 2.7 milioni di persone nel 2024. Il nostro personale è presente in tutto il Paese: abbiamo esteso le nostre operazioni a est e a sud, in aree difficili da raggiungere, dove l’assistenza umanitaria è ancora più necessaria.  

In particolare, puntiamo a raggiungere con aiuti specifici per l’inverno 550 mila persone vulnerabili. Il piano prevede innanzitutto l’assistenza economica diretta che permette alle famiglie di far fronte a spese tanto necessarie quanto gravose come il riscaldamento e altri beni specifici per l’inverno. Inoltre forniamo alle famiglie le cui abitazioni sono state danneggiate dagli attacchi dei Kit Termici Rapidi che possono facilmente utilizzare per isolare le loro case e tenere lontano il freddo. Infine, contribuiremo a ripristinare le infrastrutture energetiche danneggiate, anche attraverso la fornitura di fonti energetiche alternative, come generatori o power bank.

Nei Paesi limitrofi, UNHCR sta guidando il coordinamento di quasi 250 organizzazioni partner, tra cui agenzie delle Nazioni Unite e ONG nazionali e internazionali, nell’ambito del Piano regionale di risposta ai rifugiati, per garantire ai rifugiati l’accesso allo status giuridico e ai diritti, offrire assistenza mirata alle persone vulnerabili e promuovere la coesione sociale con le comunità ospitanti. 

La solidarietà dei cittadini italiani ed europei nei confronti delle persone rifugiate dall’Ucraina è stata sin da subito senza precedenti. È però fondamentale continuare a sostenere le famiglie in fuga soprattutto alla vigilia di un altro lungo e durissimo inverno. I bisogni umanitari sono enormi e ad oggi purtroppo è disponibile soltanto il 47% delle risorse necessarie.  Serve l’aiuto di tutti, adesso.  

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Per saperne di più sul nostro lavoro in Ucraina, visita il sito web dell’UNHCR in Ucraina o la pagina Global Focus sull’Ucraina.