Questa è una sintesi di quanto affermato da William Spindler, Portavoce dell’UNHCR, durante il briefing stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.
L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, sta collaborando con le autorità federali, statali e municipali e con le organizzazioni partner in Brasile per mitigare il grave impatto degli eventi meteorologici estremi, tra i quali le fortissime piogge, i venti e il freddo, che hanno devastato delle aree dello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul.
Secondo i dati ufficiali, le massicce inondazioni hanno ucciso almeno 107 persone e colpito più di 1,7 milioni di persone. Altre 134 persone risultano disperse. Tra le persone colpite ci sono circa 41.000 rifugiati e altre che necessitano di protezione internazionale, tra cui molti venezuelani e haitiani che vivono nelle aree colpite, alcune delle quali possono essere raggiunte solo via mare. Oltre l’85% del territorio del Rio Grande do Sul è stato colpito dalle inondazioni, con circa 68.000 persone costrette a vivere in rifugi adattati e più di 327.000 che hanno lasciato le loro case. I meteorologi prevedono ulteriori piogge ad alta intensità e forti venti in tutto lo Stato fino a questo fine settimana.
In coordinamento con le autorità locali, l’UNHCR sta distribuendo articoli di soccorso, come coperte e materassi e sta valutando i bisogni della popolazione colpita. L’Agenzia sta inoltre fornendo supporto tecnico per facilitare la comunicazione con le comunità colpite, in modo che i rifugiati e i migranti abbiano accesso, nella loro lingua, alle informazioni ufficiali sulle raccomandazioni di protezione e sui rischi nei luoghi in cui vivono.
Nei prossimi giorni l’UNHCR supporterà il lavoro necessario per il rilascio dei documenti, laddove siano stati smarriti o danneggiati, per garantire ai rifugiati e ai richiedenti asilo l’accesso alle prestazioni sociali e ai servizi pubblici. L’Agenzia rafforzerà inoltre i team locali delle organizzazioni partner della società civile per fornire supporto psicologico alle persone più vulnerabili, anche tra le comunità ospitanti.
Ulteriori articoli di soccorso, come rifugi di emergenza, set da cucina, coperte, lampade solari e kit per l’igiene, sono stati inviati in Brasile dalle scorte regionali dell’Agenzia e da quelle nel nord del Paese. Secondo i dati del governo, lo Stato di Rio Grande do Sul ospita più di 21.000 venezuelani che, dall’aprile 2018, sono stati trasferiti dallo Stato di Roraima al confine settentrionale del Paese con il Venezuela.
Negli ultimi anni, gli eventi meteorologici estremi in Brasile sono stati frequenti e più devastanti, tra cui la siccità nella regione amazonica e le forti piogge negli Stati di Bahia e Acre, per i quali l’UNHCR ha mobilitato una risposta. L’UNHCR stima che siano necessari 3 milioni e 210 mila dollari per sostenere i bisogni più urgenti, tra cui l’assistenza economica diretta alle persone colpite e la fornitura di beni di prima necessità.
I gravi eventi climatici colpiscono in modo sproporzionato i rifugiati e le altre persone che richiedono protezione internazionale. I fondi disponibili per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici non sono sufficienti per rispondere alle esigenze degli sfollati e delle comunità che li ospitano. Senza un aiuto per prepararsi, resistere e riprendersi dagli shock legati al clima, essi rischiano di essere nuovamente costretti a fuggire.
Nell’aprile 2024, l’UNHCR ha lanciato il suo primo Fondo per la Resilienza Climatica per rafforzare la resilienza dei rifugiati, delle comunità sfollate e di quelle che li ospitano di fronte alla crescente intensità degli eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico.
Dona ora per supportare la risposta umanitaria dell’UNHCR in Brasile.
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