L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime forte preoccupazione per i migliaia di civili yemeniti che stanno fuggendo o che sono intrappolati nei pesanti scontri fra le diverse fazioni in guerra nei distretti della regione del Mar Rosso di Al Mokha e Dhubab, nel governatorato di Taizz.
A causa delle ininterrotte operazioni militari che impediscono l’accesso degli aiuti umanitari nell’area, al momento è difficile verificare il numero delle persone in fuga. Stime attuali provenienti da diverse fonti indicano che circa 3.570 civili hanno abbandonato Al Mokha per dirigersi verso altri distretti del vicino governatorato di Al Hudaydah, in particolare Jabal Ra, Hays, Al Garrahi, Al Khawkhah e At Tuhayat.
Per quanto riguarda il numero di civili che si trovano ancora ad Al Mokha, le fonti sono discordanti. Secondo alcune di queste, inclusa una parte di sfollati interni da poco giunta da Al Mokha che ha incontrato il personale dell’UNHCR nel governatorato di Al Hudaydah, sarebbero circa 30.000 le persone fuggite a causa degli scontri, fra cui si registrano anche famiglie, in particolare nel governatorato di Taizz.
Se da un lato i violenti scontri hanno bloccato molti civili nelle città di Al Mokha e Dhubab, anche l’intensificarsi delle ostilità ad Al Hudaydah sta rendendo più difficile la fuga di quanti cercano di mettersi in salvo. Anche l’area a nord di Al Mokha, che include la strada costiera per Al Hudaydah, è interessata da operazioni militari ed è teatro di combattimenti che mettono seriamente a rischio la vita dei civili in fuga.
Nel governatorato di Al Hudaydah gli sfollati cercano riparo ovunque. Molti sono stati generosamente ospitati dafamiglie locali, ma continuano a vivere in condizioni precarie e ad avere urgente bisogno di assistenza.
“Migliaia di civili sono in queste ore bloccati a causa del conflitto. Tutto ciò peggiora ulteriormente la situazione di una popolazione già estremamente vulnerabile e per questo stiamo rapidamente mobilitando gli interventi di assistenza insieme ai nostri partner”, ha affermato il rappresentante dell’UNHCR per lo Yemen Ayman Gharaibeh.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha predisposto un piano d’intervento ad Al Hudaydah, che prevede l’installazione di alloggi di emergenza, l’assistenza alle famiglie e la distribuzione di materassi, materassini, coperte, utensili da cucina e secchi. La distribuzione comincerà questa settimana, non appena saranno valutati i bisogni e accertato il numero di persone che necessitano di assistenza.
Da marzo 2015 circa tre milioni di yemeniti sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. In tutto lo Yemen, gli sfollati interni sono oggi due milioni: mentre un milione di civili sta cercando da allora di ritornare alle proprie case, dato che anche nelle altre aree del Paese in cui avevano cercato rifugio le condizioni sono in continuo peggioramento.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati lancia un appello affinché non vi sia alcun impedimento all’accesso degli aiuti umanitari destinati alle persone che ne hanno bisogno e affinché siano tutelati i diritti fondamentali e garantita l’incolumità fisica dei civili in tutto il Paese.
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