A Bucarest, capitale della Romania, un’organizzazione comunitaria utilizza l’arte per aiutare i giovani costretti a fuggire dalla guerra in Ucraina.
Dopo aver trascorso le prime settimane di guerra in Ucraina, Vlas e Masha, entrambi di 10 anni, e Ulyana, di 7 anni, sono fuggiti dalla loro città natale, Odesa, per raggiungere la sicurezza di Bucarest, capitale della Romania.
Nella colorata sala giochi di Zi de Bine, un’organizzazione comunitaria con sede a Bucarest il cui nome significa “Giorno del bene”, i bambini trovano lo spazio per ridere e giocare. Fondata dalla giornalista Melania Medeleanu nel 2020, Zi de Bine aiuta le persone del luogo a impegnarsi in cause sociali, come la salute mentale, l’istruzione e i problemi dei bambini.
I bisogni sono tanti. Melania racconta che mentre alcuni bambini si precipitano a giocare e a chiacchierare, altri “vanno a sedersi in un angolo e restano lì in silenzio”, e anche questo va bene. “Bisogna sempre tenere a mente che hanno subito un trauma terribile, quindi le nostre reazioni devono essere molto calorose e tranquille”, dice.
“Penso che questa possa essere la boccata d’aria fresca di cui hanno tanto bisogno in questo momento”, dice Melania. “Il solo fatto che ci sia uno spazio sicuro dove possano incontrarsi, dove possano piangere sulle spalle dell’altro o ridere insieme, dove possano fare attività che tengano la loro mente occupata, per smettere di pensare alle cose che sono successe, questo è ciò che potrebbe aiutarli”.
La Romania ospita attualmente oltre 86.000 rifugiati provenienti dall’Ucraina, per la maggior parte donne e bambini. L’Agenzia ONU per i Rifugiati, l’UNHCR, sostiene i rifugiati in tutto il Paese fornendo consulenza, consigli legali e supporto psicosociale, oltre ad assistenza economica diretta per le famiglie appena arrivate.
“La salute mentale è un’area in cui è ancora necessario un maggiore sostegno”, afferma Pablo Zapata, Rappresentante dell’UNHCR in Romania. “Molti rifugiati dall’Ucraina, soprattutto i bambini, hanno vissuto e assistito a cose terribili”. Zapata aggiunge che l’UNHCR sta collaborando con organizzazioni come Autism Voice, Estuar Foundation e Terre des Hommes per fornire assistenza a famiglie e bambini con esigenze di salute mentale.
Con Zi de Bine, l’UNHCR aiuta i rifugiati che frequentano corsi di lingua, yoga, counselling e arteterapia per i bambini. Tutte queste attività si svolgono nell’edificio spazioso e accogliente dell’organizzazione, vicino al centro della città, e spesso coinvolgono le persone locali insieme ai rifugiati ucraini per creare legami.
Marina, anche lei fuggita da Odesa a marzo, ha sentito parlare di Zi de Bine da altri rifugiati e ha portato in visita il nipotino di tre anni. “Oggi è il primo giorno che vengo con mio nipote al corso di arteterapia per bambini. Gli è piaciuto molto”, racconta. Sebbene il suo obiettivo principale fosse quello di far giocare il nipote con altri bambini, Marina ha trovato un beneficio inaspettato per se stessa. “Ho notato che altre donne avevano portato i loro figli, nipoti e pronipoti”, racconta. “Ho avuto la possibilità di parlare con loro, condividendo esperienze e sfide”.
Queste opportunità di incontrare e trascorrere del tempo con altri rifugiati e con i membri della comunità locale sono fondamentali per ricostruire il senso di inclusione e di benessere delle persone costrette a fuggire.
Le lezioni di arteterapia, inoltre, offrono ai giovani rifugiati la possibilità di parlare e condividere i propri sentimenti in un ambiente informale e con diversi mezzi. In un giorno recente, mentre alcuni bambini rifugiati realizzavano sculture di argilla, altri facevano musica, disegnavano e ballavano. Ma tutto questo, pur essendo un sollievo, non è una soluzione.
“Mi sento bene qui”, dice Vlas, “ma voglio davvero tornare a casa mia e vedere mio padre. La Romania è un buon Paese, ma l’Ucraina è la mia patria. Il mio sogno è tornare a casa”.
Casa e famiglia, e il trauma della separazione e della fuga dalla guerra, sono nella mente di ogni rifugiato qui, adulto o bambino, e questo, dice Melania, è il motivo per cui Zi de Bine e la solidarietà che offre sono così importanti.
“Vedo persone che ridono insieme e che, per qualche istante, hanno smesso di pensare al dolore che hanno vissuto”, dice Melania.
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