L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, chiede un sostegno urgente per aiutare le persone costrette alla fuga e le comunità locali ospitanti colpite dalla catastrofica siccità nel Corno d’Africa.
La siccità, un drammatico monito dell’impatto devastante della crisi climatica globale, è la peggiore nella regione da quattro decenni a questa parte e rappresenta il culmine di quattro stagioni consecutive in cui le piogge sono state assenti.
Le fonti d’acqua si sono prosciugate e i raccolti e il bestiame sono morti, privando le persone dei loro mezzi di sussistenza e della capacità di auto sostentamento.
Le carenze alimentari sono state ulteriormente aggravate dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle materie prime dovuto all’invasione russa dell’Ucraina. Il costo dei generi alimentari di base, compresi i prezzi di cereali e grano, è aumentato in modo significativo. Anche i tagli alle razioni alimentari per i rifugiati sono imminenti, poiché i bisogni umanitari si moltiplicano in tutto il mondo, mentre i finanziamenti faticano a tenere il passo. Si stima che 18,4 milioni di persone nel Corno d’Africa debbano ora affrontare la fame.
Con l’aggravarsi della crisi, centinaia di migliaia di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case in cerca di aiuti salvavita. Dalla fine dello scorso anno, più di 800.000 persone in Somalia sono state sfollate internamente e quasi 16.000 hanno attraversato il confine con l’Etiopia.
Le famiglie che sono fuggite dalle regioni colpite della Somalia e che hanno attraversato il confine con l’Etiopia hanno riferito all’UNHCR di aver dovuto percorrere lunghe distanze in cerca di acqua e hanno descritto un aumento delle tensioni all’interno delle loro comunità, poiché le risorse disponibili non erano sufficienti a coprire i bisogni della gente.
Un’analisi condotta dall’UNHCR tra i rifugiati del Paese ha inoltre rilevato che le persone con esigenze specifiche sono colpite in modo sproporzionato e si prevede che la situazione peggiori ulteriormente, dato che la siccità è destinata a proseguire nei prossimi mesi.
Circa 4.000 rifugiati somali sono arrivati anche in Kenya, fuggendo da un complesso mix di conflitti e siccità. A maggio 2022, oltre 286.000 persone nelle regioni Etiope di Somali e di Oromia, le più colpite dalla siccità, sono state costrette a fuggire in modo analogo e ospitate negli insediamenti esistenti per gli sfollati interni.
Per fornire assistenza salvavita e protezione a circa 1,5 milioni di rifugiati, sfollati interni e comunità locali ospitanti colpite dalla siccità in Etiopia, Kenya e Somalia, l’UNHCR chiede 42,6 milioni di dollari.
Questo appello coprirà i bisogni umanitari critici negli insediamenti dei rifugiati e degli sfollati interni fino alla fine dell’anno, tra cui acqua, servizi igienici, nutrizione, assistenza sanitaria e protezione. L’appello mira inoltre a fornire assistenza in denaro alle persone più vulnerabili, consentendo loro di soddisfare meglio le proprie esigenze e un sostegno specifico a donne, ragazze e bambini, compresa la fornitura di kit per la dignità e servizi di protezione dalla violenza di genere.
L’UNHCR collaborerà inoltre con le autorità nazionali dei tre Paesi per rafforzare le attività di monitoraggio delle frontiere e garantire che i rifugiati appena arrivati, compresi quelli con esigenze specifiche, ricevano un’assistenza adeguata.
Dei 42,6 milioni di dollari, 22 milioni saranno destinati a sostenere i bisogni degli sfollati interni in Etiopia nelle regioni Somali, Oromia e delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud (RNNPS) del Paese, nonché dei rifugiati somali ospitati in otto campi nella regione Somali.
Altri 11,1 milioni di dollari serviranno ad aiutare l’UNHCR a sostenere i rifugiati e le persone che li ospitano nei campi di Kakuma e Dadaab in Kenya.
Circa 9,5 milioni di dollari potrebbero aiutare gli sfollati interni e i rifugiati in Somalia, dove la risposta umanitaria di più agenzie si è già spostata verso la prevenzione e la mitigazione della carestia causata dall’intensità della siccità oltre che dalle limitazioni d’accesso umanitario alle popolazioni colpite.
Il Regional Drought Appeal from East and Horn of Africa and the Great Lakes è disponibile QUI.
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