L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha inviato tonnellate di aiuti umanitari e personale esperto per sostenere gli sforzi di soccorso nelle zone sud-orientali dell’Afghanistan colpite dal terremoto di mercoledì.
Gli articoli inviati includono alloggi e forniture per la casa: 600 tende, 4.200 coperte, 1.200 taniche, 1.200 secchi, 1.200 teli di plastica, 600 set da cucina e 1.200 lampade solari.
Le forniture di soccorso consegnate provengono dalle scorte dell’UNHCR a Kabul e sono state caricate su nove camion giovedì. Serviranno a sostenere circa 4.200 sopravvissuti nei distretti di Giyan, Bermal, Zerok e Nika nella provincia di Paktika e nel distretto di Spera nella provincia di Khost, dove sono state registrate centinaia di vittime e migliaia di case sono andate distrutte o sono state danneggiate.
Si tratta del peggior terremoto che ha colpito il Paese negli ultimi vent’anni. Sono stati confermati quasi 800 morti e molti altri feriti. La devastazione è stata aggravata dal fatto che le persone dormivano in case di fango in una delle regioni più remote dell’Afghanistan.
La provincia di Paktika è stata la più colpita e le autorità provvisorie dell’Afghanistan hanno finora registrato 500 vittime nei distretti di Bermal e 238 in quello di Giyan. Si registrano circa 29 vittime nel distretto di Spera, nella provincia di Khost, a partire da giovedì. Inoltre, almeno 1.455 persone sono rimaste ferite in tre dei sei distretti più colpiti, Barmal (1.000), Giyan (393) e Spera (62), molte delle quali in modo grave.
Le autorità provvisorie dell’Afghanistan riferiscono che la maggior parte delle operazioni di ricerca e soccorso sono state completate già mercoledì sera, ma a causa della lontananza delle aree colpite e delle ulteriori valutazioni in corso giovedi’, il numero delle vittime e la stima dei danni potrebbero aumentare. Le forti piogge che hanno colpito la regione negli ultimi giorni hanno aggravato la situazione.
L’UNHCR ha dispiegato personale umanitario che aiuterà ad allestire alloggi per le persone rimaste senza casa. I team dell’UNHCR stanno creando tre centri di rifornimento nei distretti di Giyan, Bermal e Spera, in modo che il supporto umanitario in arrivo da Kabul possa essere trasferito rapidamente alle comunità colpite dal terremoto. È necessario maggior sostegno per evitare un’ulteriore catastrofe umanitaria nelle aree colpite. C’è anche un grave rischio di malattie trasmesse dall’acqua.
Quattro decenni di conflitto e instabilità in Afghanistan hanno lasciato milioni di persone sull’orlo della fame e dell’inedia. Già circa 24 milioni di afghani hanno bisogno di assistenza umanitaria a causa della fame e della crisi economica, della mancanza di aiuti allo sviluppo e dell’impatto del cambio di governo avvenuto dieci mesi fa. L’Afghanistan conta attualmente circa 3,5 milioni di sfollati interni a causa del conflitto e circa 1,57 milioni di sfollati interni a causa dell’emergenza climatica. Negli ultimi mesi si sono verificati ripetuti bombardamenti e attacchi violenti in varie parti del Paese.
L’UNHCR sostiene milioni di afghani all’interno del Paese e nei vicini Pakistan, Iran e Asia centrale.
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