Lo staff dell'UNHCR e della Caritas Polonia organizza il pagamento dell'assistenza economica in contanti ai rifugiati dall'Ucraina a Varsavia. © UNHCR/Rafal Kostrzynski
L’UNHCR, l’agenzia ONU per i rifugiati, ha esteso significativamente la sua assistenza in Ucraina e nei paesi confinanti che stanno accogliendo rifugiati, in risposta all’acuirsi della crisi umanitaria dovuta al protrarsi dei combattimenti.
In Ucraina, l’ONU stima che ci siano almeno 1.85 milioni di sfollati interni, e altri 12.65 milioni di persone direttamente colpite dal conflitto, che stanno anche affrontando temperature estremamente basse.
L’accesso alle comunità interessate dal conflitto, in zone duramente colpite come Mariupol e Kharkiv, rimane molto limitato a causa delle attività militari in corso e della crescente presenza di mine, acuendo giorno per giorno i bisogni umanitari. C’è necessità urgente di cibo, acqua, farmaci e assistenza medica, alloggi, oggetti casalinghi di uso comune, coperte, materassi, denaro contante, materiali da costruzione e carburante.
L’ONU continua a negoziare per ottenere un accesso sicuro, l’incolumità e la sicurezza per chi consegna aiuti essenziali. L’UNHCR ripete il suo appello urgente per la protezione dei civili e delle infrastrutture civili, per il rispetto del diritto umanitario internazionale, e ringrazia ancora i paesi confinanti che tengono le loro frontiere aperte a chi fugge.
Il personale dell’UNHCR è sul campo in Ucraina, e come la popolazione civile rimane coinvolto nelle ostilità. Il nostro impegno è di rimanere e prestare assistenza quando e dove lo permettono l’accesso e la sicurezza. Il nostro ufficio ha rafforzato la sua presenza e le sue operazioni nell’Ucraina centrale e occidentale, dove le condizioni permettono un miglior accesso umanitario, e dove le necessità aumentano man mano che le persone evacuano le città e si spostano verso ovest e oltre, diventando sfollati interni. Ci stiamo anche coordinando con le autorità locali per migliorare le condizioni dell’accoglienza alle frontiere internazionali, dove la gente rimane in coda per ore.
L’UNHCR nell’Ucraina centrale e occidentale
Ucraina meridionale
Ucraina orientale
Fuori dall’Ucraina, il numero dei rifugiati nei paesi confinanti è arrivato a 2.5 milioni e l’UNHCR loda gli sforzi dei paesi ospiti e l’immensa solidarietà dimostrata dai cittadini locali, dai volontari e dalle organizzazioni umanitarie, che stanno fornendo sostegno per gli alloggi, trasporto, cibo e donazioni in beni e denaro. In tutti i paesi confinanti l’accoglienza e l’assistenza è garantita dalle autorità statali, dalla società civile e dai volontari.
L’UNHCR sta lavorando con le autorità e i partner per sviluppare programmi di emergenza di distribuzione di contante. I pagamenti aiuteranno i rifugiati, garantendo loro più dignità e autonomia, finché non potranno lavorare o ricevere sussidi statali. Il programma permette ai rifugiati di stabilire delle priorità e allo stesso tempo aiuta il commercio locale.
In Polonia, l’UNHCR, la Caritas polacca e altri partner hanno collaborato per fornire assistenza finanziaria ai rifugiati; le prime famiglie hanno ricevuto i pagamenti oggi a Varsavia. Il programma si estenderà presto a città e paesi che ospitano un gran numero di rifugiati. Il progetto si avvale anche della collaborazione della Banca Santander, con il suo sistema di pagamenti istantanei BLIK. I primi pagamenti una tantum, dello stesso valore dell’assegno sociale in Polonia, saranno disponibili per i rifugiati registrati.
Nella Repubblica di Moldavia l’UNHCR, con il Ministero della Protezione Sociale e un partner locale, ha iniziato la distribuzione di emergenza di denaro contante il 28 febbraio, mentre il meccanismo per l’assistenza su più vasta scala sarà operativo nei prossimi giorni, con un maggior numero di pagamenti effettuati ai rifugiati vulnerabili. Di concerto con le autorità è stato anche istituito un finanziamento una tantum per le famiglie ospitanti.
Il portale per i dati operativi sulla situazione dei rifugiati ucraini è disponibile qui.
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