Il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) ha confermato ieri i sei atleti che rappresenteranno la Squadra Paralimpica Rifugiati (SPR) ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.
Chris Martin, Alphonso Davies, Gugu Mbatha-Raw, Barbara Hendricks, Khaled Hosseini e Asmir Begovic: celebrità internazionali sensibili alla causa dei rifugiati unite in un commovente video per annunciare la “squadra sportiva più coraggiosa del mondo”.
Il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) ha confermato ieri i sei atleti che rappresenteranno la Squadra Paralimpica Rifugiati (SPR) ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Gli atleti, una donna e cinque uomini, gareggeranno nell’atletica, nel nuoto, nella canoa e nel taekwondo paralimpici.
La squadra rappresenta oltre 82 milioni di persone in tutto il mondo che sono state costrette a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, di cui 12 milioni vivono con una disabilità. Capo Missione della squadra è Ileana Rodriguez, rifugiata cubana che ha partecipato ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 nel nuoto, gareggiando per gli Stati Uniti.
Andrew Parsons, presidente del CPI ha dichiarato: “Esorto tutte le persone, ovunque si trovino, a sostenere la squadra sportiva più coraggiosa del mondo, la Squadra Paralimpica Rifugiati. Questi atleti sono l’esempio di come lo sport possa essere un fattore di cambiamento: hanno subito lesioni che gli hanno cambiato la vita, sono fuggiti in cerca di salvezza e hanno intrapreso viaggi pericolosi, ma nonostante i numerosi ostacoli, sono diventati atleti d’eccellenza pronti a competere ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.
Lo sport è uno strumento potente per l’inclusione dei rifugiati con disabilità nella società e l’annuncio della Squadra Paralimpica Rifugiati è un momento toccante per il CPI: stiamo mantenendo un impegno che abbiamo preso al Forum mondiale dei Rifugiati dell’UNHCR nel 2019 per promuovere la partecipazione equa dei rifugiati agli eventi sportivi”.
Il CPI collabora con l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, per consentire a questi straordinari atleti paralimpici di raccontare le loro storie ai Giochi e inviare un forte messaggio di speranza e ispirazione a tutti coloro che sono costretti a fuggire. Se tutti i rifugiati affrontano sfide significative, chi convive con una disabilità è esposto a rischi maggiori e deve affrontare ostacoli aggiuntivi per poter accedere all’assistenza, ai servizi e alle opportunità.
L’UNHCR, il CPI e gli atleti della SPR auspicano un mondo in cui tutte le persone costrette a fuggire, con o senza disabilità, abbiano pari accesso allo sport e possano impegnarsi per un mondo inclusivo ed equo per tutti. L’atleta della SPR Abbas Karimi, che ha fatto parte del Global Youth Advisory Council dell’UNHCR ed è stato recentemente nominato Sostenitore di Alto Profilo dell’Agenzia, incarna questo impegno, lavorando con passione affinché l’accesso e l’inclusione dei rifugiati disabili nello sport – a tutti i livelli – diventi una realtà.
Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati, ha accolto con soddisfazione l’annuncio.
“Sono felice di congratularmi con ciascuno dei sei atleti nominati oggi come membri della Squadra Paralimpica dei Rifugiati del Comitato Paralimpico Internazionale. Sono anche immensamente orgoglioso di poter collaborare con il CPI per promuovere l’inclusione dei rifugiati con disabilità nello sport. Questi atleti, sia come individui che come squadra, inviano un messaggio di speranza e ispirazione ai rifugiati di tutto il mondo. Sono dei veri pionieri nel promuovere l’inclusione dei rifugiati e delle persone con disabilità, nello sport d’élite e nella vita, e ci auguriamo che il loro esempio ci porti più vicini a un mondo inclusivo ed equo per tutti”, ha dichiarato Grandi.
La SPR è stata annunciata in un video da star internazionali provenienti dal mondo della musica, dello sport, della letteratura, del teatro e dello schermo che sostengono la causa dei rifugiati, tra cui Ambasciatori di buona volontà dell’UNHCR. Questi sono gli atleti che parteciperanno ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020:
Gli atleti della SPR di Tokyo 2020 gareggeranno sotto la bandiera del CPI, e saranno la prima squadra a entrare allo Stadio Nazionale di Tokyo durante la cerimonia di apertura.
Il CPI ha potuto sostenere la SPR ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 grazie al generoso contributo dei suoi partner commerciali:
Catherine Powell, Responsabile globale dell’Hosting di Airbnb, ha dichiarato: “Voglio congratularmi con i sei membri della SPR in competizione a Tokyo 2020 annunciata ufficialmente oggi. Leggendo le storie di Abbas, Shahrad, Anas, Alia, Ibrahim e Parfait, ho pensato che per quanto diversi siano stati i loro viaggi, hanno tutti qualcosa in comune: essere stati accolti in una comunità e sentirsi parte di essa ha cambiato la vita di questi fantastici atleti. Per questo vi esorto a leggere di più sulla vita di questi atleti e a unirvi a Airbnb per sostenerli!”
Il presidente di Tokyo 2020 Hashimoto ha dichiarato: “Il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 accoglie con grande entusiasmo la partecipazione della Squadra Rifugiati ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, dopo il suo debutto ai Giochi Paralimpici di Rio 2016”.
“Spero che la Squadra Rifugiati mostri al mondo lo sforzo, la resilienza e la speranza degli esseri umani attraverso la competizione sportiva, e che competa al meglio con un augurio di pace. Continueremo a collaborare con il CPI e i comuni locali interessati e faremo il possibile per garantire che tutto proceda senza problemi e in sicurezza per la Squadra Rifugiati”.
La SPR rende anche omaggio all’eredità di Sir Ludwig Guttmann, rifugiato che ha ripagato la gentilezza di chi lo ha accolto contribuendo a dar vita al Movimento Paralimpico, uno dei più grandi al mondo. La SPR si basa su precedenti iniziative per i rifugiati attuate dal CPI. Ai Giochi Paralimpici di Rio 2016 un team di due atleti rifugiati e richiedenti asilo ha dato vita all’Indipendent Paralympic Athletes Team.
Ileana Rodriguez, Chef de Mission per la SPR, ha aggiunto: “Sono così felice per tutti gli atleti che sono entrati nella Squadra Paralimpica Rifugiati. Lo scorso anno è stato particolarmente impegnativo per gli atleti rifugiati, ma le difficoltà non sono una novità per loro. Mostrando il meglio dello spirito umano, formeranno una squadra come nessun’altra ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Rappresenteranno con orgoglio i 12 milioni di rifugiati di tutto il mondo che convivono con una disabilità e dimostreranno che tutti hanno un potenziale”.
* La partecipazione di Parfait ai Giochi è subordinata alla sua qualificazione entro il 1 agosto 2021.
Note per i redattori
I profili di tuti gli atleti sono visionabili qui.
Una galleria di foto per la stampa è visionabile qui.
Il video The Journey, che mostra le storie della Squadra Rifugiati, è disponibile qui.
Home page della Squadra Paralimpica Rifugiati: https://www.paralympic.org/refugee-paralympic-team
Per ulteriori informazioni sull’argomento, contattare:
Teddy Katz, addetto stampa della Squadra Paralimpica Rifugiati. Per tutte le richieste dei media della Squadra Paralimpica Rifugiati, è possibile inviare un’e-mail a [email protected]
Sarah Epstein, portavoce dell’UNHCR a Londra ([email protected]) o Alicia Hosking a New York ([email protected])
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