Oggi, in occasione della Giornata della Memoria, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, vuole ricordare e onorare i milioni di cittadini ebrei, rom, omosessuali e appartenenti ad altre minoranze vittime dell’Olocausto.
Oggi, in occasione della Giornata della Memoria, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, vuole ricordare e onorare i milioni di cittadini ebrei, rom, omosessuali e appartenenti ad altre minoranze vittime dell’Olocausto.
Dagli orrori dell’Olocausto e dalle atrocità della seconda guerra mondiale sono nate le Nazioni Unite, con lo scopo di riaffermare la fiducia nella dignità e nel valore della persona umana e di difendere il diritto fondamentale a vivere in pace, al sicuro da persecuzioni e violenze. Questi principi sono fondamentali oggi come allora, e sono anche alla base del mandato di protezione dell’UNHCR nei confronti dei rifugiati.
Questo mandato, conferito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite all’UNHCR 70 anni fa, proprio per assistere le popolazioni a cui la seconda guerra mondiale aveva portato via tutto, è oggi quanto mai attuale e necessario. Il numero di persone costrette a fuggire a livello globale è quasi raddoppiato nell’ultimo decennio. Oltre 80 milioni di persone sono oggi rifugiati, sfollati interni o apolidi, ovvero 1 ogni 100 persone. Si tratta del numero più alto raggiunto dalla seconda guerra mondiale.
“Oggi l’Europa è testimone di una condizione di grande sofferenza e precarietà per molti migranti, richiedenti asilo e rifugiati che hanno urgente bisogno di sicurezza e protezione”, ha ricordato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
“Questa ricorrenza deve spronare la comunità internazionale: abbiamo il dovere di proteggere le minoranze e le vittime della violenza e della discriminazione, e di trovare per loro soluzioni adeguate e a lungo termine. Allo stesso tempo, dobbiamo opporci fermamente ad ogni forma di intolleranza e xenofobia affinché la storia non si ripeta nelle sue forme più aberranti”, ha concluso Chiara Cardoletti.
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