L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, António Guterres, accoglie con favore la dichiarazione franco-britannica riguardante la situazione a Calais e il piano d’azione comune annunciato oggi.
“Apprezzo il fatto che i due Governi abbiano adottato un approccio comune per affrontare la complessa situazione a Calais” ha dichiarato l’Alto Commissario. “Accolgo con favore, in particolare, gli elementi legati agli aspetti umanitari e di protezione del piano d’azione, riconoscendo pienamente, al tempo stesso, l’importanza della lotta contro il traffico di persone e la tratta, che sfruttano persone vulnerabili. In questo contesto è importante notare che, per essere efficaci nel giro di vite su passatori e trafficanti, dobbiamo aumentare il numero di vie d’accesso legali all’Europa per le persone che necessitano protezione.
“Molte delle persone presenti a Calais hanno la possibilità di vedersi riconosciuto lo status di rifugiato, in quanto provenienti da Afghanistan, Eritrea, Somalia, Sudan e Siria. Siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con la Francia e il Regno Unito sostenendo i loro sforzi per trovare soluzioni”, ha aggiunto Guterres.
In particolare, l’UNHCR accoglie con favore le misure proposte per migliorare le condizioni di vita e di accoglienza della regione Nord-Pas-de-Calais, così come in altri luoghi, e gli sforzi paralleli per affrontare le questioni degli alloggi e dell’accesso all’asilo. Il piano d’azione affronta anche le esigenze specifiche dei soggetti vulnerabili a Calais, come donne e bambini, il cui numero è in rapida crescita.
“Calais rimane solo una manifestazione del più ampio movimento di rifugiati e migranti e l’UNHCR auspica un’azione forte da intraprendere per attuare l’Agenda Europea sulla migrazione e per creare forme efficaci di cooperazione internazionale, anche con i paesi di origine, di primo asilo e di transito”.
Il crescente numero di arrivi via mare è dovuto al tremendo conflitto che prosegue senza sosta in Siria, nonché’ al peggioramento delle condizioni dei rifugiati siriani nei paesi limitrofi. Continuare a supportare i rifugiati e i paesi chiamati a sostenere il peso di questi spostamenti forzati è di vitale importanza.
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