Tetiana Barantsova è la vincitrice regionale per l’Europa del Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR.
All’età di 10 anni, durante la lezione di ginnastica a scuola, Tetiana Baransova è caduta e si è rotta la spina dorsale. Pur essendo sulla sedia a rotelle da allora, non ha mai permesso alla disabilità di intralciare la sua vita, ed è diventata un’influente attivista per i diritti delle persone disabili in Ucraina, suo paese natale.
Nel 2002 ha fondato Ami-Skhid, un’organizzazione non governativa che offre supporto legale, servizi e consulenze a favore di giovani ucraini, donne e famiglie, per aiutarli a superare le proprie disabilità. Negli anni, l’organizzazione è cresciuta fino a diventare una rete regionale di ONG. Ad aprile Tetiana è stata nominata rappresentante del governo per le persone disabili.
“La mia missione è aiutare gli altri, quindi devo farlo” afferma la donna, che ora ha 46 anni.
È per il suo lavoro che Tetiana ha vinto per l’Europa il Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR, prestigioso riconoscimento annuale che onora lo straordinario impegno di persone al servizio di rifugiati, sfollati interni o apolidi.
La sua leadership e la sua pacata e naturale autorità sono emerse nel 2014 quando nell’Ucraina orientale sono scoppiate le violenze. Le persone disabili residenti nella sua città natale, Luhansk, e nella regione – che si trova a cavallo della linea di conflitto – erano particolarmente vulnerabili, quindi Tetiana ha preso in mano la situazione.
Durante i combattimenti, è riuscita a fuggire da Luhansk per strada con suo figlio Pavlo, che allora aveva otto anni, e suo marito, Oleksiy Soroka, anche lui su una sedia a rotelle.
Ricorda il suono delle sirene e il pianto di Pavlo che, durante un attacco di artiglieria, si è rifiutato di entrare in uno scantinato per ripararsi dai bombardamenti senza i suoi genitori, impossibilitati ad entrare per via della sedia a rotelle.
Una volta al sicuro, ha iniziato a organizzare l’evacuazione di numerose altre persone, istituendo una linea telefonica a cui rispondeva personalmente per accogliere le richieste di persone disabili rimaste bloccate nelle zone di conflitto. Grazie a questa iniziativa, circa 5.000 persone sono riuscite a essere trasferite, hanno ricevuto aiuti in denaro e supporto legale e psicologico. Tetiana ha saputo gestire la situazione con risolutezza ed empatia.
“La mia storia personale mi permette di capire le persone con cui lavoro” spiega.
Secondo i dati resi noti dal governo ucraino, nel mese di febbraio si contavano più di 1,6 milioni di sfollati interni e persone colpite dal conflitto, tra cui 416.000 portatori di disabilità, che tuttavia possono contare su pochi servizi e strutture adatte a loro.
Una delle persone che Tetiana ha aiutato è Kateryna Ryazantseva, 40 anni. La donna è fuggita da Luhansk nel 2014 con una figlia appena nata e un figlio di 22 anni, Dmytro, affetto da disabilità intellettiva.
Nella capitale ha faticato a trovare un appartamento a prezzi accessibili, a registrarsi e a pagare le spese quotidiane e le cure per il figlio. Tetiana l’ha aiutata a ottenere la carta d’identità nazionale e ha persuaso le autorità municipali a fornire gratuitamente prodotti d’igiene personale per Dmytro e altri sfollati interni con disabilità.
“Tetiana è il mio angelo custode” afferma Kateryna. “È la mia migliore amica a Kiev”.
Ma Tetiana è andata oltre, e ha istituito una scuola online per i tanti bambini sfollati interni che hanno dovuto affrontare un cambiamento rivelatosi particolarmente duro per le loro condizioni.
A partire dal 2014 le lezioni sono proseguite via Skype per due anni, raggiungendo circa 1.000 bambini. Molti insegnanti hanno donato il loro tempo gratuitamente insieme a Tetiana, che insegnava disegno. La donna è laureata in sociologia e arte e attualmente è impegnata in percorsi di ricerca post-laurea.
Valentyna, il cui figlio Nazar ha una malattia renale debilitante e ha frequentato le lezioni online, ha anche accompagnato Tetiana in un viaggio attraverso l’Ucraina orientale per sostenere le persone con disabilità residenti vicino alle zone di conflitto, e la sostiene nel suo nuovo ruolo di rappresentante del governo per le disabilità.
“Tetiana è un’insegnante per me” afferma Valentyna, 35 anni. “Non so come faccia ad aiutare tutti e a trovare l’energia per ogni cosa”.
Anche Oleksiy, 46 anni, li accompagna nei viaggi, facendo loro da autista. Si sono incontrati a Kiev, dove Tetiana lavorava come amministratrice presso il primo centro di riabilitazione per persone con disabilità in Ucraina e Oleksiy aggiustava le sedie a rotelle. Si sono sposati, si sono trasferiti a Luhansk e insieme hanno fondato Ami-Skhid.
Ma le sue attività non si fermano a quelle condotte nella ONG. Mentre insegnava all’università di Luhansk, convinse i dirigenti a rendere il campus accessibile a chi era costretto alla sedia a rotelle.
In una recente riunione di gabinetto, a cui ha partecipato in qualità di rappresentante del governo per le persone disabili, ha discusso di come i soccorritori necessitino di una formazione speciale per aiutare le persone disabili in caso di disastri naturali.
Come lei stessa ha affermato, non mira a ottenere premi o riconoscimenti per ciò che fa, ma spera che il Premio Nansen le dia “maggiori opportunità di essere ascoltata” nel lavoro della sua vita in difesa delle persone con disabilità.
“Dovremmo fare tutto il possibile per migliorare questa vita, perché la vita è già di per se molto difficile” ha dichiarato.
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