L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime profondo dolore per l’ennesima tragedia nel Mediterraneo che ha causato la morte di almeno 9 persone, un numero ancora provvisorio e che potrebbe salire ulteriormente.
L’UNHCR elogia l’impegno dimostrato dalle autorità italiane, che durante gli ultimi tre giorni hanno soccorso 5,500 migranti e rifugiati in mare, tuttavia rinnova l’appello urgente affinché il soccorso in mare venga rafforzato e diventi di gestione europea.
I morti nel Mediterraneo nel 2015 infatti sono ben oltre 500, un numero trenta volte più alto rispetto allo stesso periodo del 2014. Questi dati dimostrano che le attuali forze in campo non sono sufficienti ad affrontare i flussi attuali e che senza adeguate operazioni di monitoraggio, ricerca e soccorso in mare è inevitabile che molte altre persone perderanno la vita nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa.
L’Agenzia incoraggia inoltre ad aumentare gli sforzi per garantire alternative legali e sicure per coloro che fuggono da conflitti e persecuzioni, in modo che essi non siano costretti ad intraprendere pericolose traversate via mare.
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