Una ricerca condotta dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha rilevato che circa il 94% dei siriani che sono arrivati in Grecia nel mese di gennaio hanno intrapreso questo pericoloso viaggio via mare per fuggire dal conflitto e dalle violenze in Siria. Allo stesso modo, il 71% degli afghani intervistati ha menzionato il conflitto e la violenza tra le ragioni principali che li hanno spinti a fuggire dal loro paese.
L’UNHCR sta diffondendo i risultati delle sue ricerche sui rifugiati afghani e siriani che sono arrivati in Grecia nel mese di gennaio 2016. Questi risultati fanno parte di uno studio in corso per conoscere meglio chi sono questi rifugiati, da dove vengono, perché sono in fuga e se hanno particolari esigenze di protezione, in modo che le autorità greche, l’UNHCR e gli altri partner possano supportarli al meglio, in particolare coloro che hanno bisogni specifici, come ad esempio i nuclei che hanno per capofamiglia una donna e i minori non accompagnati o separati.
L’UNHCR ha condotto questa ricerca tra il 15 e il 31 gennaio di quest’anno, intervistando un campione casuale di oltre 400 rifugiati e richiedenti asilo siriani e afghani che sono arrivati sulle isole greche di Chios, Leros, Lesbo e Samos durante quel mese. Questa indagine sarà ripetuta nei prossimi sei mesi, fornendo così il più ampio e completo set di dati disponibili sull’emergenza rifugiati in Europa.
Tra i principali risultati si possono menzionare:
• nell’85% dei casi i siriani intervistati sono stati sfollati interni prima del loro viaggio verso la Grecia; l’87% ha viaggiato con membri della famiglia.
• il 65% degli afghani e il 47% tra coloro che sono rimasti in un altro paese per più di 6 mesi ha riferito di non avere alcun documento legale.
• La mancanza di accesso a posti di lavoro che si adattino alle loro competenze, la difficoltà a far fronte alle spese di soggiorno e il tentativo di evitare lo sfruttamento rappresentano la prima ragione (41%) per cui i siriani hanno lasciato il loro ultimo paese di residenza. La seconda ragione (16%) è rappresentata dalla discriminazione.
• I nuclei che hanno per capofamiglia una donna rappresentano il 20% delle famiglie siriane intervistate.
• Il 79% dei siriani e il 44% degli afghani intervistati erano in possesso di un titolo di scuola secondaria o di una laurea.
• Le donne e i bambini rappresentano il 51% dei siriani e il 40% degli afghani intervistati.
• La maggior parte (41%) dei siriani dichiarano che il ricongiungimento familiare rappresenta la ragione della scelta del paese di destinazione. Insieme con il fatto che il 20% del totale è costituito da nuclei che hanno per capofamiglia una donna, questo dato rafforza il disperato bisogno di serie procedure di ricongiungimento familiare.
L’UNHCR raccoglierà, analizzerà e condividerà regolarmente questi dati per informare meglio la comunità più ampia sul profilo dei rifugiati che arrivano in Grecia. Nei prossimi mesi l’Agenzia amplierà l’indagine aggiungendo ai cittadini afghani e siriani anche i rifugiati iracheni. Ritiene infatti che sia le risposte immediate che la pianificazione a lungo termine possano beneficiare di dati e analisi migliori.
Schede sulla ricerca
PROFILING DEGLI ARRIVI DI SIRIANI SULLE ISOLE GRECHE NEL MESE DI GENNAIO 2016
http://data.unhcr.org/mediterranean/download.php?id=725
PROFILING DEGLI ARRIVI DI AFGHANI SULLE ISOLE GRECHE NEL MESE DI GENNAIO 2016
http://data.unhcr.org/mediterranean/download.php?id=726
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