La dimostrazione del ruolo crescente e fondamentale svolto dal settore privato nel mobilitare risorse a favore dei rifugiati si è avuta oggi nel corso del Global Refugee Forum apertosi a Ginevra. Oltre 100 tra aziende e fondazioni stanno partecipando al Forum presentato congiuntamente dall’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e dal Governo svizzero.
Insieme a partner quali Tent Partnership for Refugees e Camera di commercio internazionale, nonché piattaforme e network locali, l’UNHCR ha mobilitato assunzioni di impegni da parte di imprese, filantropi, e fondazioni. Tali impegni del settore privato sosterranno la comunità internazionale nello sviluppare contributi significativi e proiettati verso il futuro che trasformeranno le vite dei rifugiati e delle comunità che li accolgono.
Oltre 30 organizzazioni – fra le quali multinazionali, studi legali, fondazioni private, piccole e medie imprese, coalizioni e reti d’investimento – hanno sottoscritto impegni per oltre 250 milioni di dollari. Si tratta di sottoscrizioni incentrate sugli obiettivi del Global Compact sui Rifugiati che includeranno impegni specifici in merito a opportunità educative, formazione e creazione di posti di lavoro a favore dei rifugiati. Altri impegni riguardano connettività, servizi di assistenza legale gratuita, servizi per lo sviluppo d’impresa, investimenti in aziende dirette da rifugiati, finanziamenti innovativi, assistenza in denaro contante, e accesso a energie pulite e sicure.
“Dal momento che i vecchi conflitti continuano e ne scoppiano di nuovi, costringendo alla fuga milioni di persone, per aiutare rifugiati e comunità di accoglienza abbiamo bisogno di modalità brillanti, stimolanti, coinvolgenti e inclusive, e tutti noi possiamo fare la nostra parte”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. “Il settore privato, con la sua creatività, il suo slancio e il suo impegno, si è già mobilitato sottoscrivendo impegni importanti in occasione del Global Refugee Forum. E le aziende sono pronte a fare di più.”
Alle ore 17 (CET) di ieri, il Gruppo Ingka, Gruppo Inter IKEA e Fondazione IKEA, Fondazione Vodafone e Fondazione LEGO hanno annunciato l’assunzione di significativi impegni finanziari, a testimonianza del ruolo fondamentale svolto dal settore privato nel sostenere sia quanti sono stati costretti ad abbandonare le proprie case sia le comunità in cui ora essi vivono.
Nel 2018, le persone costrette alla fuga nel mondo sono state 70,8 milioni, il numero più elevato mai registrato. Il bisogno di una risposta collettiva – e di responsabilità colletiva – non è mai stato così grande.
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Impegni principali sottoscritti dal settore privato
Gruppo Ingka, Gruppo Inter IKEA e Fondazione IKEA hanno annunciato impegni a favore dei rifugiati in seno alla loro catena di valore. Entro il 2022, sosterranno 2.500 rifugiati mediante iniziative di formazione professionale e per l’acquisizione di competenze linguistiche in 300 negozi e unità IKEA in 30 Paesi. Il Gruppo Inter IKEA creerà mezzi di sostentamento sostenibili a favore di 400 donne tramite il partenariato in vigore con la Jordan River Foundation. Questi impegni sono sostenuti dal contributo della Fondazione IKEA di 100 milioni di euro in sovvenzioni al programma per i prossimi cinque anni.
Fondazione LEGO: una sovvenzione da 100 milioni di dollari a favore di soluzioni di apprendimento ludico destinate a bambini in età di scuola dell’infanzia e primaria vittime di crisi umanitarie protratte nel tempo in Africa orientale, mediante una nuova iniziativa chiamata PlayMatters, volta a rafforzare la resilienza e contribuire a sviluppare competenze sociali, emotive, cognitive, fisiche e creative.
Fondazione Vodafone: un impegno ad assicurare un’educazione digitale di alta qualità a più di 500.000 giovani rifugiati mediante l’espansione del programma Instant Network Schools (INS). Vodafone fornirà connessione gratuita nelle scuole, e dipendenti Vodafone volontari opportunamente formati sosterranno la formazione degli insegnanti assicurando inoltre assistenza tecnica sul campo. Il numero di progetti INS aumenterà con la loro proposizione in Kenya, Tanzania e Repubblica Democratica del Congo, e il programma sarà lanciato in nuovi Paesi entro il 2025.
Un impegno storico per il settore privato è quello assunto da oltre 20 studi legali — tra i quali alcuni tra i più importanti al mondo — nonché da consulenti legali interni di numerose multinazionali e da un ordine di avvocati, i quali, insieme, dedicheranno 115.000 ore all’anno di assistenza legale gratuita a favore di rifugiati e apolidi. Anche decine di Ong hanno sottoscritto un impegno congiunto finalizzato a garantire assistenza legale a rifugiati e apolidi.
Il programma e ulteriori dettagli riguardanti il Forum Globale sui Rifugiati e gli eventi correlati sono consultabili qui.
Foto e video sono disponibili su Refugees Media.
Per informazioni:
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