L’UNHCR, l’Agenzia della Nazioni Unite per i Rifugiati, esprime apprezzamento per l’operazione di salvataggio compiuta dalla Marina Militare italiana a circa 75 chilometri dalla costa libica che ha riguardato una piccola imbarcazione, con a bordo 36 persone, di cui 2 donne e 8 bambini, che si trovavano alla deriva in evidente pericolo di vita.
“Accogliamo con favore gli sforzi compiuti dalla Marina Militare italiana nel salvare la vita di questi uomini, donne e bambini; è necessaria ora una risoluzione urgente per consentirne lo sbarco”, ha dichiarato Roland Schilling, Acting Regional Representative UNHCR per il Sud Europa. “Chi è a bordo potrebbe aver bisogno di protezione internazionale e in ogni caso ha alle spalle esperienze traumatiche subite in Libia, un Paese in cui imperversa un conflitto che mette a rischio la vita di migliaia di civili”.
Mentre il numero di persone che arrivano in Europa via mare è diminuito drasticamente, più di 250 persone sono morte nel Mar Mediterraneo centrale solo quest’anno.
UNHCR ribadisce che la Libia non è un porto sicuro e che nessun ritorno, da acque internazionali, è da ritenersi ammissibile in base al diritto internazionale.
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