L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, sta registrando e aiutando migliaia di nuovi rifugiati in arrivo in Ciad, soprattutto donne e bambini in fuga da un recente riacutizzarsi delle violenze nel nordest della Repubblica Centrafricana.
Si stima che dalla fine di dicembre siano arrivati in Ciad meridionale più di 5.000 rifugiati, in fuga dagli scontri tra i gruppi armati Mouvement national pour la libération de la Centrafrique (MNLC) e Révolution et Justice (RJ) nella città di Paoua. In questa città, situata nel distretto di Ouham-Pendé, si registra la presenza di altri 20.000 sfollati interni.
Insieme al governo del Ciad, l’UNHCR ha finora registrato circa 2.350 nuovi rifugiati nel villaggio di Odoumian, a poco meno di 15 chilometri dal confine con la Repubblica Centrafricana.
Molti rifugiati hanno raggiunto i dipartimenti di Nya-Pende e Lam Mountains a piedi. Le autorità locali affermano che dal 27 dicembre 2017, data di inizio degli ultimi scontri, sono arrivati circa 5.600 rifugiati. Più di 1.000 sono invece giunti ai campi per rifugiati nei pressi della città di Goré.
Stiamo assistendo al più grande movimento di rifugiati dalla Repubblica Centrafricana, superando il numero totale registrato nel 2017, quando circa 2.000 persone fuggirono in Chad. In molti riferiscono diffuse violazioni dei diritti umani commesse dai membri dei due gruppi armati nei villaggi lungo il confine tra Repubblica Centrafricana e Ciad.
Il confine con la Repubblica Centrafricana è ufficialmente chiuso. L’UNHCR accoglie con favore il gesto umanitario delle autorità del Ciad, che hanno permesso l’ingresso ai rifugiati in cerca di protezione internazionale nonostante la chiusura.
L’Agenzia ONU per i Rifugiati sta inoltre aiutando le autorità del Ciad a registrare e ad assistere i rifugiati. Insieme alle agenzie partner, l’UNHCR fornisce anche check-up medici a tutti i rifugiati in condizioni di salute precarie.
Il Ciad ospita più di 75.000 rifugiati provenienti dalla Repubblica Centrafricana, su un totale di 538.000 ospitati in tutti gli Stati confinanti.
Nella Repubblica Centrafricana la situazione è andata deteriorandosi in maniera significativa durante la seconda metà del 2017. La violenza armata e gli attacchi nei confronti delle associazioni umanitarie e dei peacekeepers hanno provocato un aumento del 50% nel numero degli sfollati interni, facendo salire il totale dai 400.000 di maggio ai 600.000 della fine dell’anno. Il numero totale dei rifugiati e degli sfollati interni è il più alto mai registrato nella Repubblica Centrafricana, circa un quarto della popolazione totale, che si assesta sui 4,6 milioni.
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